Con il
termine sindromi mieloproliferative croniche si identifica un gruppo di
patologie neoplastiche della linea mieloide caratterizzate da
trasformazione
neoplastica di cellula staminale totipotente con
proliferazione clonale nel midollo osseo o
in sedi extramidollari (metaplasia mieloide con emopoiesi
extramidollare).
Quando c’è
l’interessamento contemporaneo di tutte e tre le filiere della linea
mielopoietica si parla di panmielosi.
Più spesso però c’è interessamento
prevalente di una sola filiera anche se durante il decorso le varie
possono
trasformarsi l’una nell’altra.
Mielofibrosi
idiopatica: metaplasia mieloide splenica ed epatica con
fibrosi
reattiva da
proliferazione policlonale di firboblasti.
POLICITEMIA VERA
La Policitemia Vera è una sindrome
mieloproliferativa cronicacaratterizzata dalla
proliferazione monoclonale di elementi
eritropoietici con patologica
espansione dell’eritrone (unita funzionale dell’eritropoiesi) e della
massa
eritrocitaria (eritrocit circolanti).
Alla base
c’è una mutazione a carico di Jack2
che codifica per una tirosin
chinasi,
connessa al dominio intracitoplasmatico di alcuni recettori (tra cui
quello per
l’EPO) ed è implicata nella trasduzione del segnale che porta a
proliferazione cellulare. La tirosin chinasi risulta quindi
costantemente
attiva anche in assenza di stimoli recettoriali ed insensibile al
feed-back
negativo. Si ha per tanto incremento di emoglobina, globuli rossi e ed
ematocrito in presenza di bassi livelli di EPO.
L’incremento
del numero di globuli rossi circolanti conferisce al paziente un
colorito rosso
vinoso (come quello degli alcolisti), con aspetto laccato di viso e palmi, ipertensione
arteriosa,
resistente agli antistaminici e splenomegalia nel 50% dei casi.
L’incremento
della massa circolante determina aumento della viscosità del
sangue e
rallentamento del circolo con fenomeni circolatori di tipo ipossici e
trombotico.
L’impegno circolatorio può palesarsi con manifestazioni minori, quali
cefalea,
vertigini, acufeni, disturbi del visus, lipotimie, tromboflebite,
caludicatio,
e fenomeno di Reynauld, e/o manifestazioni maggiori , quali ictus
cerebri, TIA,
angina pectoris, ipertensione maligna ed embolia polmonare.
L’esame
emocromocitometrico mostra elevati livelli di Hb, GR ed
Ht, in presenza
di
bassi livelli di EPO, cui si accompagna piastrinosi e leucocitosi,
prevalentemente neutrofila. L’esame
del midollo osseo mostra iperplasia
trilineare , lieve fibrosi (che peggiora con il progredire della
malattia) e
completa assenza di emosiderina.
Secondo i criteri stabiliti dalla WHO
si pone
diagnosi
di policitemia vera quando sono presenti tutti i criteri
maggiori o un
solo criterio maggiore e due minori tra i seguenti:
Criteri maggiori:
aumento dell’emoglobina (maggiore di 18,5 g/dl negli uomini e 16,5 g/dl nella donna) o altra evidenza di incremento della massa eritocitaria.
mutazione di Jack2 accertata
Criteri minori:
midollo osseo ipercellulare con iperplasia trilineare
riduzione dei livelli sierici di EPO
crescita spntanea in vitro di colonie eritroidi in assenza di EPO
La storia
naturale della patologia può esitare in leucemia acuta o passare ad una
fase
spenta (esaurimento dell’eritrone) con seguente mielofibrosi secondaria
e
pancitopenia.
La terapia
prevede salassi periodici pper eliminare i globuli rossi di troppo,
idrossiurea
quando c’è anche piastrinosi ed IFNα.
TROMBOCITEMIA ESSENZIALE
E una sindrome
mieloproliferativa cronica caratterizzata dalla
proliferazione monoclonale di elementi
megacariocitopoietici con
piastrinosi, a cui spesso si associa leucositosi.
Colpisce
prevalentemente il sesso femminile intorno ai 55 anni.
Spesso
asintomatica con riscontro occasionale di piastrinosi inattesa in
emocromo
eseguito per altri motivi.
La
piastrinosi è responsabile di fenomeni
trombotici arteriosi e venosi, a
cui si
accompagnano anche fenomeni
emorraggici poichè le piastrine, benchè aumentate
di
numero, sono difettose e mal funzionanti.
Le manifestazioni cliniche trombotiche ed emorragiche sono presenti
solo nel 20% dei soggetti affetti e possono accompagnarsi ad
epatomegalia e splenomegalia.
Alla biopsia
midollare e presente iperplasia del midollo con
prevalenza di
megacariociti che si presentano
displastici
e con proliferazione clonale.
Secondo i criteri stabiliti dalla WHO si può porre diagnosi di
trombicitemia essenziale quando sono presenti tutti i seguenti criteri
diagnostici:
Conta piastrinica maggiore di 450.000/mmc;
midollo osseo ipercellulare con iperplasia della linea megacariocitaria in assenza di proliferazione delle altre linee;
assenza di criteri WHO per Policitemia Vera, Mielofibrosi Idiopatica o altre forme di malattie mieloproliferative o mielodisplastiche; presenza di mutazioni clonali delle linea megariopoietica o assenza di cause di trombocitosi secondarie.
La terapia
prevede piastrinoaferesi (allontanamento
di piastrine tramite separatori cellulari) e terapia farmacologica con
idrossiurea
ed IFNα.